Nei prodotti cosmetici e nei parafarmaci riscontriamo sempre più spesso la presenza dell'allantoina: complice il successo della bava di lumaca, che per alcuni ha proprietà quasi miracolose, questo ingrediente è sempre più utilizzato e apprezzato, ma sai davvero cos'è l'allantoina e quali sono i suoi benefici? Scopriamolo insieme e cerchiamo di comprendere anche in quali prodotti è utilizzata e quali sono le patologie per le quali l'allantoina e i prodotti che la contengono sono più efficaci e indicati.
L'allantoina è un ingrediente contenuto in molti cosmetici e in alcuni dispositivi medici, in natura è una sostanza prodotta da piante e animali, come anche dagli esseri umani. Non dimentichiamoci, però, della scienza: a voler essere precisi, infatti, l'allantoina è una molecola, la cui formula bruta è C4H6N4O3, che, oltre a esser presente in natura può anche essere ottenuta per sintesi chimica. Si presenta sotto forma di cristalli incolori o di polvere bianca, inodore e insapore.
L'allantoina si ritrova ad esempio, sotto forma di d-allantoina, nella consolida maggiore (Symphytum officinale L.) una pianta della famiglia delle borraginaceae conosciuta anche con il nome inglese di comfrey e, in concentrazioni molto inferiori, nelle foglie di caffè di qualità arabica, nella corteccia dell'ippocastano, nei semi di soia e nel glicine dove rappresenta una delle vie primarie di trasporto dell'azoto all'organismo.
Essendo un prodotto della degradazione dell'acido urico l'allantoina è presente anche nelle urine e nel sangue di molti animali, soprattutto mammiferi, compreso l'uomo, nel quale ha luogo per scissione non enzimatica dello stesso acido urico.
Presso il grande pubblico e gli appassionati di cosmetici e di prodotti naturali l'allantoina deve però la sua fama alla bava di lumaca: più precisamente l'allantoina è una delle sostanze attive che possono essere ottenute dalle larve della Lucilia sericata.
Nella maggior parte dei casi, l'allantoina è però ottenuta per biosintesi chimica, con diversi processi, a partire dalla formula dell'acido urico: può infatti essere prodotta attraverso reazioni di ossidazione con permanganato dell'urea, o con reazioni ad alta temperatura dell'urea nell'acido dicloraocetico, o per condensazione dell'urea e dell'acido glicossilido.
L'allantoina è una sostanza dalle riconosciute proprietà curative ed è impiegata da più di cinquant'anni in medicina e in cosmetica per la preparazione di creme e di ritrovati utilizzati per la cura di infezioni, ustioni e ulcere ma anche per dopobarba e per prodotti per la cura del corpo, di capelli e di soggetti particolarmente delicati come i bambini.
Ottenuta nell'antichità dagli estratti della consolida maggiore e impiegata sulle ferite da taglio, proprio per le sue riconosciute proprietà dermoriparatrici, in tempi più recenti l'allantoina è stata utilizzata per curare le ferite dei soldati.
Questa sostanza è efficace anche per contrastare ed attenuare i segni lasciati dall'acne, dai foruncoli, da tagli, da scottature e da vari tipi di eczemi. All'azione lenitiva è associata anche una potente azione antiossidante che favorisce la cicatrizzazione e la riparazione dei tessuti, senza particolari controindicazioni.
Come già detto, l'allantoina (Nome INCI = allantoin) è una molecola biomimetica ottenuta per effetto dalla degradazione delle basi nucleiche e dell’acido urico; si comporta come una “poli-urea” igroscopica, della quale possiede le proprietà idratanti e desquamanti, derivate dall'alterazione dei collegamenti “idrogeno” a forte concentrazione.
Per quanto riguarda il meccanismo di azione è stato dimostrato che l'allantoina non si comporta come un antisettico; altrettanto certo, dal punto di vista scientifico, è il fatto che questa molecola sia un buon condizionante dello strato corneo, lo strato più esterno della cute, per questo gli vengono attribuite notevoli proprietà lenitive, purificanti e pro-cicatrizzanti. Questa molecola, dunque, favorisce la resistenza, la stabilità e l'immunità delle cellule, accelerandone lo sviluppo; le altre altre azioni sono più aneddotiche e scientificamente meno documentate.
A livello biologico, per quanto riguarda la sua azione, sono state formulate varie ipotesi: tra quelle più accreditate, ci sarebbe un legame con l’attività degli acidi nucleici, sui quali l'allantoina agisce a livello della loro struttura e del loro accumulo nelle cellule. L’allantoina è inoltre legata al metabolismo delle basi puriche (guanina e adenina), poiché è un prodotto della loro degradazione.
Questa molecola stimola la desquamazione, eliminando i corneociti danneggiati attraverso la distruzione degli elementi di coesione; favorisce inoltre l’idratazione dell’epidermide dal momento che aumenta la capacità dei corneociti di captare l’acqua.
Utilizzata per le sue proprietà lenitive e anti-irritanti, l'allantoina favorisce la cicatrizzazione, stimolando la proliferazione delle cellule. Più precisamente l'allantoina promuove la proliferazione dei fibroblasti e, quindi, la sintesi della matrice extracellulare. I fibroblasti sono le cellule più numerose del tessuto connettivo, capaci di produrre collagene, fibre elastiche e reticolari e glicoproteine, ovvero le principali componenti della matrice extracellulare. Un danno ai tessuti, come un'escoriazione, un'abrasione o una ferita superficiale stimola i fibroblasti e ne induce la mitosi; questo tipo di cellule sono presenti anche nel tessuto cicatriziale, modesta capacità migrante e possono intervenire pure nella cicatrizzazione dei tessuti epiteliali.
Secondo studi scientifici recenti la presenza di allantoina è evidente in pazienti affetti da patologie più gravi come la malattia coronarica cronica; più in generale questa molecola comparirebbe in misura maggiore quanto l'organismo, colpito da malattie importanti, mette in atto tutta una serie di difese tra le quali sarebbe inclusa l'allantoina stessa. Proprio nel caso della malattia coronarica cronica la presenza di questa molecola andrebbe spiegata come un tentativo per aumentare le capacità antiossidanti del plasma (la parte liquida e non corpuscolata del sangue).
Altri autorevoli studi hanno rilevato maggiori concentrazioni plasmatiche di allantoina in pazienti affetti da malattie autoimmuni come vitiligine, malattia di Behcet e artrite reumatoide.
Riconosciuta dalla farmacopea USA (USP), europea (European Pharmacopoeia) e britannica (British Pharmacopoeial Codex), come agente dermatologico e vulnerario, è classificata dalla FDA come sostanza sicura, tra le più efficaci per l'azione protettiva a livello cutaneo, nei prodotti OTC, con concentrazioni comprese tra lo 0,5% ed il 2%.
Nell'industria cosmetica l'allantoina viene utilizzata soprattutto nella preparazione di creme: a basse concentrazioni (0,1-0,5%) garantisce un effetto idratante e disarrossante mentre in quantità più elevate (1-5%) ha, come l'urea, un riconosciuto potere esfoliante, cheratolitico e riepitelizzante e riesce a promuovere la proliferazione cellulare. Nei preparati cosmetici, tuttavia, è generalmente utilizzata a concentrazioni relativamente basse, a causa della scarsa solubilità in acqua.
Impiegata nella composizione di oltre 1300 prodotti, tra cui vanno inclusi anche molti dispositivi medici e dermocosmetici a marchio LNAge, l'allantoina viene apprezzata soprattutto per le sue proprietà esfolianti e rigenerative, per questo è utilizzata con successo negli spray cicatrizzanti per lievi escoriazioni locali degli esseri umani e, altrettanto efficacemente per le ferite superficiali di animali domestici come il cane e il gatto o animali da cortile come mucche, pecore, capre e cavalli (come, ad esempio, Lesoderm Pet).
In base alla quantità impiegata nello specifico prodotto all'allantoina possono essere riconosciute indubbie proprietà riepitelizzanti che la rendono estremamente adatta anche per prodotti da impiegare sul lesioni più profonde della pelle come le piaghe da decubito e le placche da psoriasi (come, ad esempio, Lesoderm).
A queste che sono le principali devono essere associate le proprietà antibatteriche, immunizzanti, lenitive che la rendono sicura ed efficace anche per cosmeceutici da applicare sulle mucose intime abrase ed irritate (come, ad esempio, LeiLuiGel) e fanno sì che venga impiegata sia in prodotti che assicurano l'igiene dei natanti, in unguenti e gel sviluppati a scopi lenitivi e antinfiammatori specifici, come il trattamento post tattoo, sia in lozioni per la bellezza dei capelli, sia in creme restitutive e antiage che favoriscono il mantenimento delle condizioni ottimali della pelle del viso e del corpo, sia in unguenti formulati per la cura di infezioni, ustioni e ulcere (come, ad esempio, Ointex).
Appartenente (insieme al pantenolo, all'acido glicirretico, al bisabololo, all'aloe vera, alla malva e all'acido ialuronico) a una famiglia di sostanze dal riconosciuto effetto disarrossante, antinfiammatorio e lenitivo, l'allantoina è utilizzata soprattutto per pelli secche e tendenti alla couperose e, più in generale, per pelli sensibili.
Spesso mixata all'acido ialuronico (mediamente 0,5-1%) per permettere a quest'ultimo di essere inglobato nelle creme, consentendo la massima sinergia tra i due principi attivi, è utile come ingrediente ad azione preventiva, in particolare nelle dermatiti, e ad azione riparativa, non solo per ferite, escorazioni, abrasioni e piccoli tagli ma anche in prodotti doposole, dove è spesso associato all'aloe vera.
Stabile ad un range di pH molto ampio (da 4 a 9) e indicata, quindi, per soggetti anche molto diversi, l'allantoina è poco solubile in acqua, glicerina, glicole propilenico, metanolo, etanolo, e insolubile in olio minerale; viene, perciò, inserita nelle ultime fasi di sviluppo del preparato cosmetico o farmaceutico.
In cosmetica l'allantoina trova anche molte altre applicazioni, la ritroviamo, infatti, anche in dopobarba dall'elevata azione emolliente, idratante e lenitiva, e in prodotti formulati per contrastare i segni lasciati dall'acne, dai foruncoli, da tagli superficiali, da scottature e da vari tipi di eczema,o in creme da applicare dopo la depilazione. Può essere anche utile anche per la riparazione e il benessere di unghie e gengive.